5 Matching Annotations
  1. Dec 2023
  2. May 2020
    1. E io: «Sì come cera da suggello,  che la figura impressa non trasmuta,  segnato è or da voi lo mio cervello.   

      Dante usa questa similitudine per sottolineare che le parole di Beatrice gli siano rimaste impresse come un sigillo di cera; ciononostante, tutto ciò supera il suo livello di comprensione. L'atmosfera cambia, il viaggio diviene più complesso.

    1. Dante, Virgilio e Stazio camminano in fila lungo l'orlo esterno della VII Cornice, con Virgilio che mette spesso in guardia Dante sul percorso da tenere, mentre il poeta è colpito sul braccio destro dal sole, che illumina tutto l'occidente.

      Stazio prosegue il suo percorso verso il Paradiso, avendo compiuto la purificazione. Egli ne ha il diritto (non era pagano, ma cristiano). A causa delle persecuzioni, professava la sua fede di nascosto. Ci troviamo nella finzione letteraria, perché non abbiamo alcuna testimonianza storica del presunto cristianesimo di Stazio, che, sulla base di un passo della quarta egogla di Virgilio, si sarebbe avvicinato ai primi cristiani, battezzandosi.

    2. Lì veggio d’ogne parte farsi presta  ciascun’ombra e basciarsi una con una  sanza restar, contente a brieve festa;   

      Le anime dei lussuriosi eterosessuali sono, in un certo senso, poste sullo stesso piano rispetto a quelle dei peccatori omosessuali: si incontrano e si salutano baciandosi. Subiscono la stessa pena.

    3. «O tu che vai, non per esser più tardo,  ma forse reverente, a li altri dopo,  rispondi a me che ’n sete e ’n foco ardo.

      La sete di cui parla Guinizzelli è sia quella provocata dall'arsura dovuta alle fiamme, sia la sete di conoscenza.