25 Matching Annotations
  1. Jul 2022
    1. Documentazione

      Il problema di questa sezione è derubricare i modelli dati come documentazione. Le ontologie di ontopia (parlo di modelli non tanto di dati come i vocabolari controllati) sono machine-readable. Quindi non è solo una questione di documentare la sintassi o il contenuto del dato. È rendere il modello actionable, ossia leggibile e interpretabile dalle macchine stesse. Io potrei benissimo documentare dei dataset con una bella tabellina in Github o con tante tabelline in un bellissimo PDF (documentazione), ma non è la stessa cosa di rendere disponibile un'ontologia per dei dati. Rendere i modelli parte attiva della gestione del dato (come per le ontologie) significa abilitare l'inferenza che avete richiamato sopra in maniera impropria per me, ma anche utilizzarli per explainable AI e tanti altri usi. Questo è un concetto fondamentale che non può essere trattato così in linee guida nazionali. Dovrebbe anzi avere un capitolo suo dedicato, vista l'importanza anche in ottica data quality "compliance" caratteristica di qualità dello standard ISO/IEC 25012.

    2. Nel caso a), il soggetto ha tutti gli elementi per rappresentare il proprio modello dati; viceversa, nei casi b) e c), la stessa amministrazione, in accordo con AgID, valuta l’opportunità di estendere il modello dati a livello nazionale.

      Tutta la parte di modellazione dati, anche attraverso il catalogo nazionale delle ontologie e vocabolari controllati, sembra ora in mano a ISTAT, titolare, insieme al Dipartimento di Trasformazione Digitale di schema.gov.it. Qui però sembra AGID abbia il ruolo di definire i vari modelli. Secondo me questo crea confusione. bisognerebbe coordinarsi anche con le altre amministrazioni per capire bene chi fa cosa. AGID al momento di OntoPiA gestisce solo un'infrastruttura fisica.

    3. Utilizzando il framework RDF, si può costruire un grafo semantico, noto anche come grafo della conoscenza, che può essere percorso dalle macchine risolvendo, cioè dereferenziando, gli URI HTTP. Ciò significa che è possibile estrarre automaticamente informazione e derivare, quindi, contenuto informativo aggiuntivo (inferenza).

      Non è che fate inferenza perché dereferenziate gli URI. Vi suggerisco di leggere bene le linee guida per l'interoperablità semantica attraverso i linked open data che spiega cosìè l'inferenza (e questa sì fa parte di un processo di arricchimento nel mondo linked open data). L'inferenza è una cosa più complessa che si può fare con ragionatori automatici e query sparql. Si possono dedurre nuove informazioni dati dati esistenti e soprattutto dalle ontologie che sono oggetti machine readable!

  2. Jun 2022
    1. È importante notare che nella pratica si ritiene a volte necessario passare da modelli di rappresentazione tradizionali come quello relazionale per la modellazione dei dati operando opportune trasformazioni per poi renderli disponibili secondo i principi dei Linked Open Data. Tuttavia, tale pratica non è necessariamente quella più appropriata: esistono situazioni per cui può essere più conveniente partire da un’ontologia del dominio e che si intende modellare e dall’uso di standard del web semantico per poter governare i processi di gestione dei dati.

      Non trovo utilità in quanto qui scritto onestamente. Molti più sistemi sono ormai linked open data nativi, quindi oltre al fatto che parlare di linked open data in arricchimento è sbagliato, direi di lasciar perdere questo periodo.

    2. utilizzano diversi standard e tecniche, tra cui il framework RDF

      rifraserei in "si basano su diversi standard, tra cui RDF, e spesso usano vocabolari controllati RDF per rappresentare terminologia controllata del dominio applicativo di riferimento"

    3. a formati di dati a quattro stelle come le serializzazioni RDF o il JSON-LD

      JSON-LD è una serializzazione RDF nel mondo JSON. Occhio che qui la traduzione in italiano del documento del publications office non è venuta fuori bene (loro dicono data format such as RDF or JSON-LD che sarebbe anche impreciso. RDF è un modello di rappresentazione del dato nel Web. Le serializzazioni RDF sono tipo Ntriple, RDF/Turtle, RDF/XML, JSON-LD). Tra l'altro nell'allegato tecnico sui formati per i dati aperti, testo preso dalla precedente linee guida, JSON-LD è indicato come serializzazione RDF.

    4. linked data

      Sono open o no?

    5. il linking è una funzionalità molto importante e di fatto può essere considerata una forma particolare di arricchimento. La particolarità consiste nel fatto che l’arricchimento avviene grazie all’interlinking fra dataset di origine diversa, tipicamente fra amministrazioni o istituzioni diverse, ma anche, al limite, all’interno di una stessa amministrazione”

      Qui c'è un problema di fondo proprio concettuale. Il problema è che il paradigma dei Linked Open Data è stato derubricato come arricchimento, che nelle linee guida che si cita qui era solo una fase di un processo generale per la gestione dei dati linked open data. Fare linked open data non vuol solo dire arricchire i dati, ma è possibile gestire un dato fin dalla sua nascita in linked open data nativamente. Questo era lo spirito delle linee guida qui citate. Estrapolando solo una parte avete snaturato un po' tutto. Consiglio di trattare l'argomento com'era trattato nelle precedenti linee guida. Peccato anche che sia sparita la figura della metropolitana che aiutava molto.

    6. Come detto, il collegamento (linking) dei dati può aumentarne il valore creando nuove relazioni e consentendo così nuovi tipi di analisi.

      Comunque, farei uno sforzo in più, con tutto quello che l'italia ha scritto sui linked open data, per scrivere frasi che non siano proprio paro paro la traduzione in italiano del documento in inglese.

  3. Apr 2022
  4. Feb 2022
    1. Linked Data bezieht sich dabei auf die technische Aufbereitung der Daten, so dass eine Verknüpfung (Linking) der Daten möglich ist. Das dabei zum Einsatz kommende Datenmodell ist RDF, das ursprünglich für das Semantic Web entwickelt wurde.
    1. bbil-dung 2.8 zeigt einen Überblick über die sogenannte „Linking Open Data Cloud“

      Abbildung

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  5. May 2020
    1. The goal of the W3C Semantic Web Education and Outreach group's Linking Open Data community project is to extend the Web with a data commons by publishing various open datasets as RDF on the Web and by setting RDF links between data items from different data sources.
    2. The above diagram shows which Linking Open Data datasets are connected, as of August 2014.
  6. Sep 2019
  7. Mar 2019
  8. www.archivogeneral.gov.co www.archivogeneral.gov.co
    1. Normalización de las entradas descriptivas: Personas, Lugares, Instituciones (utilización de Linked Open Data (LOD) cuando sea posible.

      ¿Qué sistema de organización de conocimiento se los posibilita? ¿Qué están usando para enlazar datos y en qué formato?

  9. Nov 2017
    1. An institution has implemented a learning management system (LMS). The LMS contains a learning object repository (LOR) that in some aspects is populated by all users across the world  who use the same LMS.  Each user is able to align his/her learning objects to the academic standards appropriate to that jurisdiction. Using CASE 1.0, the LMS is able to present the same learning objects to users in other jurisdictions while displaying the academic standards alignment for the other jurisdictions (associations).

      Sounds like part of the problem Vitrine technologie-éducation has been tackling with Ceres, a Learning Object Repository with a Semantic core.

  10. Jun 2016
  11. Apr 2016
  12. Mar 2016
    1. Open data

      Sadly, there may not be much work on opening up data in Higher Education. For instance, there was only one panel at last year’s international Open Data Conference. https://www.youtube.com/watch?v=NUtQBC4SqTU

      Looking at the interoperability of competency profiles, been wondering if it could be enhanced through use of Linked Open Data.

  13. Dec 2015
    1. Among the most useful summaries I have found for Linked Data, generally, and in relationship to libraries, specifically. After first reading it, got to hear of the acronym LODLAM: “Linked Open Data for Libraries, Archives, and Museums”. Been finding uses for this tag, in no small part because it gets people to think about the connections between diverse knowledge-focused institutions, places where knowledge is constructed. Somewhat surprised academia, universities, colleges, institutes, or educational organisations like schools aren’t explicitly tied to those others. In fact, it’s quite remarkable that education tends to drive much development in #OpenData, as opposed to municipal or federal governments, for instance. But it’s still very interesting to think about Libraries and Museums as moving from a focus on (a Web of) documents to a focus on (a Web of) data.

  14. Nov 2015